Pasqua, Agriturist Piemonte: la campagna meta preferita del turismo fuori porta


Una Pasqua tricolore, all’insegna del buon cibo, della campagna e del verde”. Sono le parole di Lorenzo Morandi, presidente di Agriturist Piemonte, che analizza le prospettive per le festività pasquali.

Registriamo il pienone per i pranzi di Pasqua e Pasquetta – precisa Morandi - ma non tutte le strutture hanno il tutto esaurito per le camere. Tuttavia, anche se le prenotazioni sono partite con ritardo, il recupero sta andando veloce e, in molte zone, si prospetta il tutto esaurito, in particolare negli agriturismi che abbinano all’ospitalità la ristorazione, capace di attirare ospiti alla ricerca dei piatti tipici della tradizione”.

La campagna, segnala l’osservatorio di Agriturist sul territorio, si conferma dunque la scelta naturale degli italiani per le feste.

Nel 2023, il turismo in Piemonte ha superato i 6 milioni di arrivi e i 16 milioni di presenze; movimenti turistici in crescita, +9,3% di arrivi e +8,6% di presenze, rispetto all’anno precedente, che risentiva ancora del perdurare della pandemia da Covid-19. La crescita dei movimenti (+15%) è stata trainata dall’estero. Torino e prima cintura sono state le destinazioni piemontesi con la maggior quota di movimenti, seguite dall’area lacuale e collinare di Alessandria e Asti. La montagna supera l’anno precedente sia nei mesi estivi, sia nella stagione invernale.

Per il 2024, auspichiamo un ulteriore incremento delle prenotazioni e un ritorno nelle nostre strutture degli Italiani che vivono all’estero, oltre a un movimento interno di un milione e mezzo circa di appassionati, che già da tempo sostiene il settore. Vincenti sono, oltre alla ristorazione, le molteplici attività collegate - sottolinea il presidente di Agriturist Piemonte - come l’eno-gastroturismo e il cicloturismo, alternative sostenibili in forte aumento, a dimostrazione che si tratta di un settore capace di valorizzare le produzioni agricole locali e in grado di modularsi, evolversi e rafforzarsi, diventando protagonista dello sviluppo dei territori e della tenuta dell'occupazione”.

Dal 2004 le aziende agrituristiche sono cresciute quasi del 90% e, solo lo scorso anno, hanno accolto più di quattro milioni di turisti, con un fatturato di 1,5 miliardi di euro: “A dimostrazione che l’intuizione di Confagricoltura a inventare, in Italia, l’ospitalità nelle aziende agricole è stata vincente. Oggi è un fenomeno ben radicato e di successo, che non ha eguali in tutto il mondo, importantissimo segmento dell'offerta turistica italiana, capace di valorizzare l’agricoltura, l’ospitalità rurale, l’enogastronomia, l’ambiente, i borghi, le zone di montagna e le aree di collina”.